Ma prima ancora, perché alcune mele sono chiamate così? C'è una definizione precisa di cosa siano le mele indicate dal vocabolo "reinette" ?

Purtroppo no ! Tenderei piuttosto a dire che regni la « confusione » nell' utilizzo di questo termine. Contrariamente ad una diffusa convinzione, le reinette non rappresentano una "famiglia" di mele, né un gruppo di mele simili o che presentino analogie, di colore o di forme. Al massimo può affermarsi che sia un nome che recupera e designa delle varietà degne di nota di diversi tipi.

Da principio,questa denominazione sembra essere stata usata per mele molto belle, la cui circonferenza fosse particolarmente regolare e simmetrica, e di cui i colori potevano essere più o meno cangianti. Tuttavia esistono mele con siffatte peculiarità che non portano il nome di Reinette. È il caso, per esempio, della mela di Maggio che ben potrebbe dirsi una Reinette.

Un altro luogo comune consiste nel chiamare Reinettes   tutte quelle mele ricoperte di una sorta di ruggine, una pelle rugosa su tutta la loro superficie. Queste rugosità sono così compatte da nascondere talvolta il vero colore di fondo dell'epidermide, come nella Mela pera.

Una tempo , ogni regione aveva  la sua reinette grigia che serviva, tra altro, alla produzione del celebre sciroppo di mele reinette. Rimangono alcune varietà molto conosciute come la Reinette grigia Comtoise, di Grandville, del Grande Faye, di Saintonge ed altre meno note.

Vi sono pure delle reinettes completamente ricoperte di ruggine , senza avere alcunché di simmetrico, come la celebre Renetta grigia del Canada detta Canada Gris che è di forma molto irregolare, o la Reinette grigia vecchia che si trova prevalentemente sul territorio nazionale.

Altre reinettes presentano solo una parziale copertura di ruggine . Certi "arrossamenti" possono essere a placche come sulla Reinette Rosa, altri sono sparsi e ripartiti sulla circonferenza del frutto come sulla Reinette di Caux lasciando, in entrambe i casi, apparire il colore della pelle.

Reinette RosaReinette de Caux

Ho affermato poco fa che può sorgere un po' di "confusione"  dal momento che esistono anche delle reinettes che non hanno traccia di ruggine come la Reinette di Landsberg, o la Reinette di Champagne. Esse sono perfettamente lisce e non presentano, per la maggior parte del tempo, che poche macchie di ruggine iridata e brillante intorno al peduncolo.

Certe mele, poi, hanno l'epidermide di un solo colore come la Reinette di Savoia, altre sono bicolori con macchie o con delle scanalature di colore, tipo la Reinette dorata, rinomata dovunque in Francia.

Infine , è di pubblico dominio che il nome di reinette sia stato utilizzato, talvolta, per onorare una personalità tipo la Reinette Parmentier, o come la pere Duchessa di... o Contessa di... voleva essere un atto di rispetto verso la nobiltà del luogo, ad un "potente" o a personalità in vista. La denominazione poteva anche rendere onore ad una regione o a una città (Reinette di Digione) o semplicemente al luogo di produzione o di origine. Un bel esempio é rappresentato, a questo proposito, dalla Reinetta di Lunéville. Ritengo, a mio modo di vedere, preferibile considerare il vocabolo "reinette" come l'espressione di un'eccellenza, di gusto e di aspetto. Questo diminutivo della parola "  regina"  indica una sorta di "  piccola regina"  delle mele.

Infatti la Regina delle Reinettes, dovunque molto nota , si riteneva rappresentasse il "non plus ultra", la regina delle "piccole mele"  ! Questo, secondo me, non è del tutto immeritato, se si ha la fortuna di possedere un antico clone di questa varietà, che si trova ancora in certi vecchi frutteti.

Testo e foto Georges Gueutal .